Posts by teatrandum

Il nostro sogno

Signore e signori, o forse meglio, spettatori, pubblico caro, voi che siete reali e che forse non credete nei sogni, con questa mia fiaba credo che crederete infine nella realtà del sogno perché se siete voi reali il sogno è realtà, e siamo fatti appunto della stessa sostanza dei sogni. E qui sulle assi i sogni fioriscono, come parole si dissolvono e alla fine sarà un brutto risveglio in un nuovo sogno. E le notti natalizie, tra il gelo e la neve, il caldo dei camini, dei profumi e dei regali hanno sempre quel pizzico in più di magia. E se non credete, bé, dormite un sonno profondo che alla fine sarà solo un ultimo triste risveglio.

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Una lettera per Arlecchino

Teatrandum si avvicina ad uno dei pilastri della storia del teatro italiano, ed anche europeo. Si avvicina infatti alle maschere, le maschere che ancor oggi affollano le sfilate di carnevale, le maschere che tutti conoscono, almeno per sentito dire, le maschere della Commedia dell’Arte. Lazzi e canovacci affollano la scena, intrecci ed intrighi prendono vita, sfortune ed astuzie si battono tra Arlecchino e Colombina, tra Brighella e Balanzone, seguendo la traccia lasciata dai grandi attori girovaghi nell’arco di mezzo millennio. O per lo meno proviamo, se non proprio a seguirle, almeno a camminargli accanto. Arlecchino, il bergamasco servitore sempre affamato, sempre innamorato, sempre disponibile per qualsiasi incarico di qualsiasi tipo (purché alla fine si mangi), è il fulcro dell’azione, il cardine attorno il quale la vicenda si sviluppa: l’importante è che alla fine consegni la lettera ad egli affidatagli. Ce la farà??? L’astuzia arlecchinesca terrà testa agli imprevedibili giochi della fortuna e alle trame ordite dagli altri personaggi??? Questo è il gioco! [gallery ids="49,50,51,52,53,439"]
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Natale quanti guai

La governante di Babbo Natale è ansiosa perché è l’ora del tè e come al solito i due folletti Pic e Pac sono in ritardo. Ogni anno, per le feste, succedono imprevisti! Ed ora ecco arrivare i due folletti infreddoliti, impauriti e…senza scarpe! Tutta la posta di Babbo Natale è stata rubata, sono riusciti a salvare solo pochissime letterine! Cosa accadrà? Come risolveranno il caso?

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REW PLAY FWD

Suggeriamo che “Rew Play Fwd” venga visto dall’inizio.

No, non è solo un suggerimento, è un ordine!

Nessuno sarà ammesso in teatro dopo l’inizio dello spettacolo

Questo, naturalmente vi permetterà di godervi al  meglio

“Rew Play Fwd”

Pensiamo solo al vostro divertimento.

Insistiamo che non sveliate agli amici quei piccoli…raccapriccianti.. segreti di

 “rew play Fwd”

Teatrandum è ispirato dalla Musa del Cinema, sprazzi di film famosi che ci prendono in contropiede nel percorso tra gli spazi reconditi di un teatro vuoto e che nella loro immediatezza cinematografica portano alla riflessione  sui temi sopra proposti.

Nessun lieto fine, solo un finale sorprendente e spiazzante!

lo spettacolo è visibile da un numero limitato di Pubblico max 12/15 persone

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Tat per zögà

Una piccola raccolta di racconti, filastrocche e canzoni della tradizione bergamasca. Storie che venivano narrate dalle mamme e dalle nonne e che ora vengono riproposte a voi dai piccoli della compagnia. Dal Bertoldo alle ragazze della filanda, dai baldi giovanotti agli allegri cori che allietavano le dure giornate nei campi.
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Dietro il filo

La guerra dei bambini raccontata dai bambini, in punta di piedi verso il campo, forse non troppo ignari di quello che gli sta succedendo, che i grandi gli stanno facendo! Bambini che raccontano storie di bambini sopravvissuti, catturati, bambini che parlano lingue straniere e si capiscono nel gioco, bambini che scappano e bambini che si salvano, impediti da un freddo filo spinato, bambini che trovano il coraggio di rinascere con l'acqua di un temporale e ci ricordano che nella vita c'è speranza e futuro
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I piedi nell’acqua fan cic-ciac

Un gioco teatrale: oggetti comuni diventano personaggi e scenografia per comporre uno spettacolo divertente dal ritmo incalzante ma con un significato più profondo. Lo spettacolo non si basa sulla lettura generalmente data del brutto anatroccolo (il diverso) quanto piuttosto sul tema della sua crescita. Ispirato all’antica favola per antonomasia che da sempre ci insegna il rispetto dell’altro e di se stessi.

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